Photography

1°Capitolo, Arrivo al Department

« Older   Newer »
  Share  
@Sonietta‚‚
view post Posted on 18/7/2011, 15:42 by: @Sonietta‚‚




Ecco mi ritrovo qui a scrivere al pc e non so neanche il perché … sarà questo un modo per sfogarmi?
Dovrei raccontare la mia storia, dovrei scriverla la mia storia ma, a chi mai interesserebbe leggerla o ascoltarla! Posso nel frattempo solo anticiparvi che mi ritrovo ancora viva solo per miracolo o quasi.
Ero al mio primo giorno di lavoro, una nuova poliziotta al Department di New York, tra poliziotti tutto fare, poliziotti che si credono di salvare il mondo e alla fine sono loro a rimetterci, un dipartimento di eroi, vi assicuro che fare la poliziotta non è mai stato un mio sogno, anzi io volevo cantare, eppure mio padre insisteva tanto:”Tu diventerai un commissario ne sono certo!” , ma a me basta essere un semplice sbirro, con la voglia di scrivere un racconto da quattro soldi e bere quello schifoso caffè davanti al computer per farmi rimane alzata, dopo una stressante giornata di lavoro, in cui tutti i giorni, tra un rapinatore e un mafioso rischi di perdere la vita.
Comunque lamentarsi è inutile quindi continuo a scrivere … aspettate dov’ero rimasta? Ah si, ero al mio primo giorno di lavoro, vengo presentata agli altri poliziotti e al commissario, tutto serio lui … mi dava tanto di Sherlock Holmes, tutto elegante, con quei baffetti … mah! Avevo già il mio primo incarico, indovinate un po’!? Un suicidio, bell’inizio vero? Certo … Veniamo mandate io e Scott (prototipo di bel poliziotto americano, con giubbino di pelle e capelli tutti curati) John Scott; ci rechiamo in quella grande villa da ricchi sfondati sempre insoddisfatti della proprio vita, in cui Arnold McAdams ha preferito la morte anziché la vita. Chiediamo informazioni, alla moglie, alla figlia, alle cinque cameriere e fin tanto al giardiniere e nessuno, nessuno di loro ci ha dato qualche informazione utile, cioè questo conduceva una vita migliore di qualsiasi re: la mattina si alzava, faceva colazione, da bravo imprenditore che era, si recava a lavoro, poi rientrava a casa per cena (beh perché a pranzo mangiava fuori con i soci), e magari per concludere la serata non poteva mancare, cinema, bowling una passeggiata con la moglie e la figlia, insomma non gli mancava niente a questo e allora se era amico di tutti , se era un padre meraviglioso, un buon marito e un buon imprenditore perché cavolo doveva impiccarsi?
“Dobbiamo cercare delle prove!” disse John
“Prove? Senza un mandato di perquisizione che prove vuoi cercare!?” gli risposi …
“Eh brava la Belvedere, certo che dopo cinque anni da poliziotto non lo sapevo del mandato di perquisizione”
“Ma mi stai prendendo in giro?”
“Quasi, ma dato che sei la nuova arrivata mi astengo a fare le mie solite battutine!”
“Si fai bene, non fanno neanche ridere!”
Ecco conclusosi il mio primo discorso con il mio primo partner, interessante vero?
Ci avviammo quindi verso la nostra macchina, e ritornammo al distretto, il commissario domandò:
“e allora ragazzi?”
“niente commissario, neanche uno straccio di prova” ribattè John
“ci servirebbe un mandato di perquisizione così possiamo provare a cercare qualcosa.”
“Ottima idea Belvedere, provvedo subito” mi rispose il commissario.
In poco tempo ci procurò il mandato e ci avviammo di nuovo dai McAdams. La moglie era ancora lì, seduto sul divano che piangeva la morte del marito e la figlia chiusa nella sua camera; le mostrai il nostro mandato e lei ci lasciò la casa libera per “provare” a cercare delle prove, era davvero disperata.
Rovistammo da ogni parte fin tanto negli angoli più stretti della casa e l’unica cosa che eravamo riusciti a trovare fu un rullino … si una pellicola fotografica.
“E questa cosa ci fa qui!?” disse Scott
“è un rullino, non sviluppato, potrebbe servirci!”
“ma che perspicace che è la Belvedere, ma brava”
“ma grazie!” gli risposi con aria spiritosa a quel saputello tutto fare.
Dopo aver ringraziato per la disponibilità la signora McAdams, ci recammo al distretto.
“Allora miei cari, cosa avete trovato di interessante?” domandò il commissario
“solo questo signore” presi il rullino, ancora sigillato dalle nostre bustine trasparenti e la porsi al commissario
“un rullino? Mmm … foto non ancora sviluppate!” ci riflettè un secondo e poi disse “potrebbe essere una prova, portatela in laboratorio”
Così ci dirigemmo in laboratori e chiamammo Laura Gregory, esperta di fotografie.
Ci volle un po’ di tempo per sviluppare tutte quelle fotografie, era un rullino da 30.
Io e Scott aspettammo con pazienza tra un caffè e una chiacchieratina:
“John sono pronte le foto, vieni”
Due erano le cose o quella aveva una cotta per John o non si ricordava il mio nome.
John prese le foto e le guardò con attenzione:
“Hey hey e queste? Guarda un po’ il nostro McAdams”
“Cazzarola tradiva la moglie sto bastardo! Maiale” dissi incazzata come una belva;
“allora Belvedere …”
“puoi chiamarmi Sonia..” dissi a John con un sorrisino malizioso.
“certo … ehm … allora Sonia qui due sono le cose: o si è ucciso perché la moglie ha scoperto le sue cosuccie con questa bionda o questa bionda lo ha indotta a suicidarsi per qualcosa che dobbiamo scoprire”
“e se non fosse un suicidio e se fosse un’ omicidio?”
“in che senso Sonia, spiegati?”
“beh può essere stato ammazzato”
“tutto ciò che abbiamo, portano ad un suicidio”
“beh magari ti potresti sbagliare per una volta caro John” dissi guardandolo in faccia con gli occhi fissi nei suoi, che bei occhi, profondi, misteriosi pensai tra me e me.
“okay mettiamo il caso che questo fosse un omicidio, che il signore McAdamas fosse stato ucciso, da dove iniziamo?”
“dalla moglie, interroghiamo la moglie”
“ma non vedi come è distrutta?”
“beh è vero, ma se fosse lei la presunta omicida? “
“vabbè ho capito, ma le parli tu”
“si le parlo io”
 
Top
0 replies since 18/7/2011, 15:42   70 views
  Share